venerdì, febbraio 08, 2013

Per gli indecisi al voto

Mi imbatto spesso negli indecisi al voto che lamentano di non avere possibilità di scelta fra candidati "normali" - e già qui sarebbe interessante definire i connotati di un candidato così - di non identificarsi con nessuno degli aspiranti premier.

Ebbene fermo restando la regola del "meno peggio", c'è senz'altro una differenza sostanziale fra i candidati che DEVE essere prevalente, anzi mi rammarico non lo sia già di per sé evidente: il percorso attuato dalle parti per DEFINIRE il proprio candidato, questa è LA differenza!

Cito Gandhi da "Antiche come le montagne": "Il mezzo può  essere paragonato a un seme, il fine a un albero; e tra mezzo e fine vi è  esattamente lo stesso inviolabile nesso che c'è tra seme e albero."

Cosa può svilupparsi in termini di innovazione, coerenza, serietà e soprattutto controllo della base da proposte nate e vissute da strette oligarchie e soprattutto da candidati che si sono autoscelti?

Da questo punto di vista  l'unica coalizione che ha utilizzato un percorso ed un metodo democratico è quella di centro sinistra portando più di 3 milioni di cittadini a scegliere con le primarie Bersani e poi a superare la barriera della legge elettorale-porcata ri-scegliendo con lo stesso sistema i candidati al Parlamento.

"Ognuno pensi ai poli suoi", ha detto Bersani a quanti un giorno si e l'altro pure cercano di delegittimare tale percorso, instillando il dubbio sulla tenuta del centro sinistra.

Io credo che l'analogia fra seme e pianta sia anche in questo caso utilizzabile: 3 milioni di cittadini - il seme - hanno "innaffiato" la pianta del centro sinistra, se quest'ultima dovesse morire, beh direi che anche il seme/base elettorale avrebbe un contraccolpo devastante.

Comunque sia, io mi sento più sicuro e direi quasi felice a vivere in questa "simbiosi": il senso di partecipazione ad un progetto condiviso mi fa essere ottimista e fiducioso.

Il fine ultimo - alla fine, gioco di parole - in politica è essere credibile. Bersani in questo vince sicuramente alla grande su tutti gli altri.

sabato, gennaio 26, 2013

Giornata della memoria, Se questo è un uomo


Se questo è un uomo

 

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

 

Primo Levi

giovedì, settembre 06, 2012

Cà Del Bue - quando l'inceneritore sembra la soluzione

Sottotitolo - per una democrazia partecipativa



Un nome - Giampietro - un cognome - Cigolini - professione Direttore dell'AGSM di Verona, Ente gestore del fantomatico impianto di incenerimento sito a Cà Del Bue (lo chiamano termovalorizzatore perchè dovrebbe produrre anche energia oltre che inquinamento). 

Il 3 settembre scorso alla Conferenza dei Servizi ha affermato fra l'altro "non credo nell'opzione rifiuti zero"...

E si vede!, Verona non ha ancora provveduto ad estendere la raccolta porta a porta, la sua percentuale di differenziazione è in calo.

Credo bisogna fargli conoscere cosa dice Jack Macy al Sindaco di Roma Alemanno in visita a San Francisco nei giorni scorsi. Né l'uno né l'altro mi sembrano pericolosi sovversivi comunisti.*

Ma veniamo a noi, non so bene quali e quanti coordinamenti No Cà Del Bue siano operativi, immagino vari. Va benissimo il fronte istituzionale che mi sembra solido e convinto nei 3 comuni di Zevio, San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto. Stoici i Consiglieri impegnati, ottime le iniziative di sensibilizzazione e informazione come pure la campagna pro-referendum.

Se alle ultime amministrative di Verona, l'unico dei 7 candidati a Sindaco che sosteneva apertamente e convintamente il progetto del termovalorizzatore è stato eletto, significa che è vera almeno una delle 4 cose:
- il problema non è al centro dell'agenda cittadina
- non è chiaro un modello alternativo possibile
- il problema sembra solo 'tecnico'
- la maggior parte della cittadinanza è convinta della bontà della scelta di bruciare i rifiuti

Pensiamo e lanciamo delle iniziative semplici e concrete di pressione dal basso oltre ai sit-in, con alla base una proposta sulla quale fare ‘opinione pubblica’.

Inneschiamo la democrazia partecipativa, è fondamentale! Bisogna cambiare passo, puntare ad una proposta che dia un modello concreto e comprensibile di cambiamento nella gestione del ciclo dei rifiuti giustificando il NO all'inceneritore in modo definitivo, semplice, chiaro e comprensibile anche dai bambini. Puntiamo a fare diventare 'propria' questa proposta alla maggior parte dei cittadini. Dobbiamo essere più incisivi in questo, la proposta/campagna deve presentare un'efficace sintesi del problema e delle soluzioni. 

La questione non deve essere solo 'per addetti ai lavori' o per chi ha conoscenze tecniche o per chi si propone come mediatore degli interessi da una parte e dall'altra!

Risulta evidente quanto dico analizzando quanto avviene sui social network: ci sono tante iniziative ma slegate fra di loro, raccolta firme, gruppi di fb, addirittura su twitter non c’è ancora almeno un hashtag unitario! (parola chiave che definisce una tendenza, una sorta di indice di  raggruppamento dei tweet) In ogni caso ci sono tanti no, ma pochi e poco comprensibili proposte alternative.

Su quale progetto/parola chiave fondare la proposta/campagna? Mi sembra evidente, attuale e lungimirante aderire a "Rifiuti Zero", fra l’altro non ho visto il documento unitario dei 3 sindaci ma penso sia la stessa proposta depositata alla conferenza dei servizi il 3 settembre.

Allo scopo di esemplificare quanto affermo e  per aumentare il ventaglio delle azioni, ribadisco l'idea di predisporre cartoline, fax, mail da inviare quanto meno al Direttore di AGSM e al Sindaco.

Un possibile testo - chiaro e comprensibile - tratto dall'enorme mole di materiale a disposizione potrebbe essere:

Le chiediamo di attivarsi per
Eliminare l’incenerimento dei rifiuti e strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile ed ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; Rifiuti Zero, deve essere un traguardo irrinunciabile.


*
Da “Presadiretta” del 22 gennaio scorso:
Dal Corriere del 13 agosto:

Macy ha un'esperienza di più di 20 anni nello sviluppo e realizzazione di politiche e programmi di compostaggio, riciclaggio e gestione dei rifiuti a livello nazionale USA; ha contribuito all’elaborazione della politica di San Francisco per il raggiungimento dell’obiettivo del 75 % di raccolta differenziata e riciclo dei materiali post-consumo entro quest’anno, e dell’obiettivo Rifiuti Zero in Discarica entro il 2020. La città ha raggiunto e realizzato già nel 2007 l’obiettivo del 72%.


sabato, agosto 25, 2012

La condanna di Breivik, qualche impressione da italiano

Notevole velocità del processo, solo 1 anno per  la sentenza.
Massimo della pena comminata, cioè 21 anni, niente pena di morte, niente ergastolo.
Riconosciuto capace di intendere e volere (77 morti, 200 feriti).
Le parti civili sono pienamente soddisfatte della pena comminata.
Il condannato non farà ricorso in appello.
Sarà detenuto in condizioni umane, se rappresenterà una minaccia per la società, la pena potrà essere aumentata.

Scusate, da italiano rimango un attimo interdetto, o è troppo avanti la democrazia norvegese o siamo troppo indietro noi o  tutte e due le cose, pensate ad un processo Breivik in Italia...



venerdì, dicembre 30, 2011

La notte degli euro

Ricordo bene, ero ad Anterselva di Mezzo il 31 dicembre del 2002. Dal campeggio al paese una breve passeggiata nella neve, serata fredda e cielo terso pieno di stelle. Il primo prelievo in euro ad un distributore
automatico bancomat non si scorda mai. Guardavo le fiammanti banconote da 50 € con ammirato orgoglio: eravamo finalmente in Europa! Beh stasera vorrei ritornare a quella sera piena di speranze e attese. Invece dopo 10 anni di euro il bilancio è decisamente in rosso.
Subito abbiamo scoperto che non è vero che i prezzi in lire si sono magicamente raddoppiati ma che eravamo noi a non essere all'altezza delle "brave massaie" di una volta che sapevano bene come spendere i soldi, poi via via ci siamo accorti che i salari rimanevano ingessati ed i prezzi invece aumentavano vertiginosamente per arrivare ad oggi dove gli esperti ci certificano come il potere d'acquisto della classe media in dieci anni si sia ridotto del 40%, ma la cosa più grave secondo me è che ci hanno tolto il senso di appartenenza ad un grande progetto di unità continentale, dov'è l'Europa Unita?!
"Picinin, vogio tornar picinin", ridatemi le 1000 £ di Giuseppe Verdi!

martedì, dicembre 20, 2011

La bugia dell'anno, ovvero il flusso dei twitteri

#Lieoftheyear - la bugia dell'anno - argomento "caldo", di tendenza oggi in twitter.
Incredibile, nel mondo ho verificato esserci almeno 2 tweet al secondo oggi di altrettante persone che scrivono la loro personale "bugia dell'anno" con 140 caratteri a disposizione. Potentissimo strumento, un flusso di pensiero che diventa parte di ciascun twittero/utente e quindi alla fine collettivizzato.
Ecco alcuni tweet tradotti, le bugie più stereotipizzate, il flusso però continua... seguite gli originali!
"ti stavo giusto richiamando!"
"lei per me è come una sorella", disse lui...
"noi possiamo rimanere amici"
"ho letto e sottoscritto le clausole di utilizzo"
"tutto bene, sono solo stanca"
"non l'ho fatto oggi perchè il lavoro è stato opprimente"
"giuro che non mi è arrivato il messaggio"
"quella macchia bianca sulla mia maglietta è dentifricio"
"io non sono pazzo"
"ti amo"
"ti prometto che non lo faccio di nuovo"
...

mercoledì, dicembre 14, 2011

Quando gli odori rassicurano

Con il naso immerso letteralmente nel cuscino della mamma sulla sua parte di lettone riuscivo a riappacificarmi con il mondo e dormivo beato. Rimane come una sorta di imprinting il profumo lieve di sapone, quando stiro a vapore lo risento ed è per questo che lo faccio volentieri. I biscotti dentro al forno, la fraganza del miele e del burro che si spandono nell'aria durante la cottura. Un altro grande classico degli odori a me cari, la cannella, sola o accompagnata alle mele dentro una torta che ricorda quella che nonna papera collocava sul davanzale a raffreddare. Non dimentico l'odore spesso del brodo di carne in cottura, foriero di convivialità, annunciatore di festa e piatti tradizionali. La lavanda in fiore, profumo che mi catapulta istantaneamente al Calendimaggio di Assisi o all'isola di Krk. Il gelsomino! Evocativo di amori e passioni, ricordi della riviera di levante. Il fieno appena tagliato, ancora disteso ad asciugare... potrei continuare, la mia mente apre i ricordi con la magica chiave degli odori e dei profumi, il mio essere si rivitalizza con gli stimoli positivi dell'olfatto, stasera mi addormento con le essenze dei miei ricordi.