giovedì, settembre 06, 2012

Cà Del Bue - quando l'inceneritore sembra la soluzione

Sottotitolo - per una democrazia partecipativa



Un nome - Giampietro - un cognome - Cigolini - professione Direttore dell'AGSM di Verona, Ente gestore del fantomatico impianto di incenerimento sito a Cà Del Bue (lo chiamano termovalorizzatore perchè dovrebbe produrre anche energia oltre che inquinamento). 

Il 3 settembre scorso alla Conferenza dei Servizi ha affermato fra l'altro "non credo nell'opzione rifiuti zero"...

E si vede!, Verona non ha ancora provveduto ad estendere la raccolta porta a porta, la sua percentuale di differenziazione è in calo.

Credo bisogna fargli conoscere cosa dice Jack Macy al Sindaco di Roma Alemanno in visita a San Francisco nei giorni scorsi. Né l'uno né l'altro mi sembrano pericolosi sovversivi comunisti.*

Ma veniamo a noi, non so bene quali e quanti coordinamenti No Cà Del Bue siano operativi, immagino vari. Va benissimo il fronte istituzionale che mi sembra solido e convinto nei 3 comuni di Zevio, San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto. Stoici i Consiglieri impegnati, ottime le iniziative di sensibilizzazione e informazione come pure la campagna pro-referendum.

Se alle ultime amministrative di Verona, l'unico dei 7 candidati a Sindaco che sosteneva apertamente e convintamente il progetto del termovalorizzatore è stato eletto, significa che è vera almeno una delle 4 cose:
- il problema non è al centro dell'agenda cittadina
- non è chiaro un modello alternativo possibile
- il problema sembra solo 'tecnico'
- la maggior parte della cittadinanza è convinta della bontà della scelta di bruciare i rifiuti

Pensiamo e lanciamo delle iniziative semplici e concrete di pressione dal basso oltre ai sit-in, con alla base una proposta sulla quale fare ‘opinione pubblica’.

Inneschiamo la democrazia partecipativa, è fondamentale! Bisogna cambiare passo, puntare ad una proposta che dia un modello concreto e comprensibile di cambiamento nella gestione del ciclo dei rifiuti giustificando il NO all'inceneritore in modo definitivo, semplice, chiaro e comprensibile anche dai bambini. Puntiamo a fare diventare 'propria' questa proposta alla maggior parte dei cittadini. Dobbiamo essere più incisivi in questo, la proposta/campagna deve presentare un'efficace sintesi del problema e delle soluzioni. 

La questione non deve essere solo 'per addetti ai lavori' o per chi ha conoscenze tecniche o per chi si propone come mediatore degli interessi da una parte e dall'altra!

Risulta evidente quanto dico analizzando quanto avviene sui social network: ci sono tante iniziative ma slegate fra di loro, raccolta firme, gruppi di fb, addirittura su twitter non c’è ancora almeno un hashtag unitario! (parola chiave che definisce una tendenza, una sorta di indice di  raggruppamento dei tweet) In ogni caso ci sono tanti no, ma pochi e poco comprensibili proposte alternative.

Su quale progetto/parola chiave fondare la proposta/campagna? Mi sembra evidente, attuale e lungimirante aderire a "Rifiuti Zero", fra l’altro non ho visto il documento unitario dei 3 sindaci ma penso sia la stessa proposta depositata alla conferenza dei servizi il 3 settembre.

Allo scopo di esemplificare quanto affermo e  per aumentare il ventaglio delle azioni, ribadisco l'idea di predisporre cartoline, fax, mail da inviare quanto meno al Direttore di AGSM e al Sindaco.

Un possibile testo - chiaro e comprensibile - tratto dall'enorme mole di materiale a disposizione potrebbe essere:

Le chiediamo di attivarsi per
Eliminare l’incenerimento dei rifiuti e strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile ed ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; Rifiuti Zero, deve essere un traguardo irrinunciabile.


*
Da “Presadiretta” del 22 gennaio scorso:
Dal Corriere del 13 agosto:

Macy ha un'esperienza di più di 20 anni nello sviluppo e realizzazione di politiche e programmi di compostaggio, riciclaggio e gestione dei rifiuti a livello nazionale USA; ha contribuito all’elaborazione della politica di San Francisco per il raggiungimento dell’obiettivo del 75 % di raccolta differenziata e riciclo dei materiali post-consumo entro quest’anno, e dell’obiettivo Rifiuti Zero in Discarica entro il 2020. La città ha raggiunto e realizzato già nel 2007 l’obiettivo del 72%.


sabato, agosto 25, 2012

La condanna di Breivik, qualche impressione da italiano

Notevole velocità del processo, solo 1 anno per  la sentenza.
Massimo della pena comminata, cioè 21 anni, niente pena di morte, niente ergastolo.
Riconosciuto capace di intendere e volere (77 morti, 200 feriti).
Le parti civili sono pienamente soddisfatte della pena comminata.
Il condannato non farà ricorso in appello.
Sarà detenuto in condizioni umane, se rappresenterà una minaccia per la società, la pena potrà essere aumentata.

Scusate, da italiano rimango un attimo interdetto, o è troppo avanti la democrazia norvegese o siamo troppo indietro noi o  tutte e due le cose, pensate ad un processo Breivik in Italia...